Paroles Via Della Croce de Fabrizio De Andrè

Fabrizio De Andrè
  • 0.0Vous n'aimez pas les paroles de Fabrizio De Andrèloading
  • Note 0.0/5 basée sur 0 avis.
  • Artiste: Fabrizio De Andrè4634
  • Chanson: Via Della Croce
  • Langue:

Les chansons similaires

Ho Visto La Croce de Roberto Bignoli

Ho visto la croce nella folla impazzita lungo le strade di fredde città ed ho visto i sorrisi ed i volti smarriti ed un amaro silenzio tra voci di nulla. Ho visto la croce nel saluto negato nel povero...

Tutti Quelli Che Si Perdono de Paolo Vallesi

(Vallesi-Dati) Hanno la morte dentro il cuore e alcuni ormai i visi sporchi da bambini come una radio bassa parlano dei guai sulle panchine dei giardini hanno famiglie e amici ma non vanno più nemmeno...

Sud de Vernice

Scorrono immagini nella mia mente Come dal finestrino di un vecchio treno Vecchi col basco che ti guardano strano Donne sposate prima di essere nate E la domenica davanti alla chiesa Il volto scuro...

Pioggia D'irlanda de Skoll

Madre, madre, perdona questo figlio Che la notte di rado torna nel suo letto caldo Dentro alla casa di Belfast! Padre, padre, perdona queste braccia tese Che hanno deciso di imbracciare un fucile nero Per...

Rossini de Crifiu

Come ti chiami? Te l'ho già detto! Ripeti ancora non ho capito! Sono Rossini, iscritto al partito, signor commissario mi conoscete. Confessa allora tu l'hai colpito, non mi costringere a farti del male,...

Textes et Paroles de Via Della Croce




"Poterti smembrare coi denti e le mani,
sapere i tuoi occhi bevuti dai cani,
di morire in croce puoi essere grato
a un brav'uomo di nome Pilato."

Ben più della morte che oggi ti vuole,
t'uccide il veleno di queste parole:
le voci dei padri di quei neonati,
da Erode per te trucidati.

Nel lugubre scherno degli abiti nuovi
misurano a gocce il dolore che provi;
trent'anni hanno atteso col fegato in mano,
i rantoli d'un ciarlatano.

Si muovono curve le vedove in testa,
per loro non è un pomeriggio di festa;
si serran le vesti sugli occhi e sul cuore
ma filtra dai veli il dolore:

fedeli umiliate da un credo inumano
che le volle schiave già prima di Abramo,
con riconoscenza ora soffron la pena
di chi perdonò a Maddalena,

di chi con un gesto soltanto fraterno
una nuova indulgenza insegnò al Padreterno,
e guardano in alto, trafitti dal sole,
gli spasimi d'un redentore.

Confusi alla folla ti seguono muti,
sgomenti al pensiero che tu li saluti:
"A redimere il mondo" gli serve pensare,
il tuo sangue può certo bastare.

La semineranno per mare e per terra
tra boschi e città la tua buona novella,
ma questo domani, con fede migliore,
stasera è più forte il terrore.

Nessuno di loro ti grida un addio
per esser scoperto cugino di Dio:
gli apostoli han chiuso le gole alla voce,
fratello che sanguini in croce.

Han volti distesi, già inclini al perdono,
ormai che han veduto il tuo sangue di uomo
fregiarti le membra di rivoli viola,
incapace di nuocere ancora.

Il potere vestito d'umana sembianza,
ormai ti considera morto abbastanza
e già volge lo sguardo a spiar le intenzioni
degli umili, degli straccioni.

Ma gli occhi dei poveri piangono altrove,
non sono venuti a esibire un dolore
che alla via della croce ha proibito l'ingresso
a chi ti ama come se stesso.

Sono pallidi al volto, scavati al torace,
non hanno la faccia di chi si compiace
dei gesti che ormai ti propone il dolore,
eppure hanno un posto d'onore.

Non hanno negli occhi scintille di pena.
Non sono stupiti a vederti la schiena
piegata dal legno che a stento trascini,
eppure ti stanno vicini.

Perdonali se non ti lasciano solo,
se sanno morir sulla croce anche loro,
a piangerli sotto non han che le madri,
in fondo, son solo due ladri.



N'hésitez pas à faire une recherche de paroles d'une chanson dont vous ne connaissez qu'un morceau de texte avec notre moteur de paroles et chansons