Paroles 1967 de Pierangelo Bertoli

Pierangelo Bertoli
  • 0.0Vous n'aimez pas les paroles de Pierangelo Bertoliloading
  • Note 0.0/5 basée sur 0 avis.
  • Artiste: Pierangelo Bertoli5965
  • Chanson: 1967
  • Langue:

Les chansons similaires

Occhi de Ensi

I loro occhi nascondono parole non dette Confondono discorsi nel pianto perché il mondo non li sente Loro urlano un'altra volta ma, loro non voglio più voce, loro vogliono orecchie Qua non si ascolta...

Faceva Il Palo de Enzo Jannacci

(Parlato) Faceva il palo nella banda dell'Ortica, ma era sguercio, non ci vedeva quasi più, ed è stato così che li hanno presi senza fatica, li hanno presi tutti, quasi tutti, tutti fuori che lui. (cantato)...

La Novia de Squallor

Pace, Bigazzi, Savio - Chi ha bussato? - Entra figliolo... - Scusi, faccia bussare prima, no? - Entra pure... - Mi fa bussare per piacere? Ci sono frati davanti... All... - Figliolo, quante volte hai peccato...

Solo Per Te de Francesco Tricarico

Amo l'acqua perché non mi ha mai chiesto niente Amo agosto perché non mi ha mai chiesto niente Amo la paglia perché non mi ha mai chiesto niente Amo la roccia perché non mi ha mai chiesto niente...

Solo Per Te de Tricarico

Amo l'acqua perché non mi ha mai chiesto niente Amo agosto perché non mi ha mai chiesto niente Amo la paglia perché non mi ha mai chiesto niente Amo la roccia perché non mi ha mai chiesto niente...

Textes et Paroles de 1967




[P.A. Bertoli - M. Dieci]

Ho detto con mio padre: "Forse rincaso tardi, ma tu non preoccuparti!",
così sono tornato a casa come un topo, però dieci anni dopo.
Dapprima il genitore non era contento del mio comportamento,
ma avevo una cravatta, e allora l'ho mostrata, pendente sotto al mento.

L'ha guardata soddisfatto, e poi mi ha salutato, e quindi mi ha abbracciato,
finito di cenare mi ha chiesto noncurante perché del mio ritardo.
Gli ho detto che ero stato in giro in tanti posti, tra monti, valli e boschi,
mi ha chiesto di descrivere, per lui che le ha sognate, le terre visitate.

Ho cantato le montagne e l'oceano infinito, il cielo sconfinato,
ho parlato della fame antica dell'Oriente, del vizio in Occidente,
ho accusato e maledetto gli ebrei, gli americani, di vile genocidio,
l'epidemia dei negri trattati come i cani, l'angoscia degli indiani.

Ho pianto disperato l'antica Palestina, ridotta ad un macello,
il razzismo clericale vestito di menzogna, coperto di vergogna,
il sadismo della legge che abusa di potenza e vive di violenza,
ho pianto per il Vietnam, teatro del confronto assurdo dei potenti.

Mio padre si nutriva soltanto di giornali e di televisione,
così, per quanto ho detto, non sono mai riuscito a toccargli la ragione.
Mi ha dato del bugiardo, poi duro mi ha guardato, e quasi mi ha picchiato,
e poi, per non sentire nemmeno una parola, l'esercito ha chiamato.

Ed i carabinieri non vollero esulare la loro competenza,
dissero che ero anarchico e andavo a bombardare i tralicci della luce,
che andavo per il mondo in modo improduttivo, è vero, dispersivo,
così mi hanno mandato a farmi analizzare al manicomio criminale.

Aspetto la mia sorte, e intanto sto scrutando curioso i loro visi,
forse mi impiccheranno, però non è sicuro, perché sono indecisi.
Gli ebrei son per bruciarmi sessantasei milioni di volte per nazismo,
e per gli americani è meglio assai cassarmi per sporco comunismo.

I preti mi hanno detto che vogliono inchiodarmi appeso ad una croce,
e i figli del benessere vorrebbero strozzarmi per togliermi la voce.
I ricchi per sfruttarmi mi voglion trasformare in chimico concime,
e invece gli avvocati mi vogliono impiccare, finché giunga la fine.

Se indosso il paraocchi, mio padre mi ha giurato, mostrandomi una carta,
posso tornare a casa insieme alla mia mamma, a vedere la tivù!

N'hésitez pas à faire une recherche de paroles d'une chanson dont vous ne connaissez qu'un morceau de texte avec notre moteur de paroles et chansons