Paroles Una Coscienza Di Classe de Gianni Togni

Gianni Togni
  • 0.0Vous n'aimez pas les paroles de Gianni Togniloading
  • Note 0.0/5 basée sur 0 avis.
  • Artiste: Gianni Togni4729
  • Chanson: Una Coscienza Di Classe
  • Langue:

Les chansons similaires

Tre Metri Sopra Il Cielo de Mattia Cerrito

Tutto cominciò sotto il sole il mare osservava il nostro amore amore che non passava mai amore che non finiva mai Ti presi la mano e ti portai nel castello ti dissi "ti amo, amore mio immenso...

C'è il sole de Eduardo De Crescenzo

C'è il sole nei giardini di parole che raccontano di me quando ancora bambino incominciavo ad andare C'è il sole tra le tende colorate e la frutta che era li affacciata all' estate e alla mia allegria....

Tutto Ciò Che de Mc

Il mio cuore è per te,un respiro è per te ,la mia vita è per te,per te, per te, questo sole è per te, questo cielo è per te, tutto ciò che c'è è per te per te... Parlerò di te, ad un cuore...

Qui Nel Mio Cuore de Riccardo Cocciante

Qui nel mio cuore c'è un po' di confusione ed io non so più da che parte cominciare Qui nel mio cuore bisognerebbe che qualcuno spolverasse questa storia d'amore Qui nel mio cuore c'è da riporre...

Quel Tuo Cuore Da Re de Gigliola Cinquetti

Il tempo veniva giù nero le sere d'inverno parlavo coi sogni e il tempo era breve, provavo a guardare ben oltre la strada lasciandomi andare. Io non ricordo perchè e io non ricordo cos'è a volte prendevo...

Textes et Paroles de Una Coscienza Di Classe




Il mio amore è troppo malinconia
per un'oasi di te per le solite risolte
discorsi e il senso di sottile malia
parole che all'incubatrice son tolte

Ad un album grigio è dirottato
il tempo distratto quand'eri fanciulla
ora ti specchi fraintesa nel ricordo affumicato
sorridi d'un tratto ti empi di nulla

E ancora ritrovi l'impronta intatta
nelle spocchiose foto dell'amore in ritardo
alle difficili lacrime malizia disfatta
del silenzio ingoiato col fascino sguardo

Avanzava di stralcio a pugno chiuso
un corteo di disperazioni
anelito alla vita mai stanco per l'uso
gridando al sole le sue umiliazioni

Si aspetta al portone di cui senza le chiavi
l'aprirsi la finestra che qualcosa accadrà
e la casa è la vita e tu mi domandavi
di cancellarla ma per morire ci vuole umiltà

Con l'eco sospesa nel cuore salire le scale
accompagnandomi in te distinsi stupore nel viso
ricamato alle unghie nere l'ambiguo ditale
della femminilità tradotta per poco in sorriso

Allora il mio coraggio era troppo corto
per resistere al richiamo del dolore usuraio
poi finalmente decisi di uccidere il morto
che ero io e lasciare in me l'operaio

Compagno in fabbrica talvolta mi fermo a guardarti
e tu non ne capisci il motivo
lavorare è amare ed io per parlarti
dovevo raggiungerti ora finalmente vivo
Signora ti lascerò l'inventario
non del mio talento ma del mio cuore proletario

N'hésitez pas à faire une recherche de paroles d'une chanson dont vous ne connaissez qu'un morceau de texte avec notre moteur de paroles et chansons