Paroles Nel Fango Di Firenze de Tito Schipa Jr.

Tito Schipa Jr.
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  • Artiste: Tito Schipa Jr.51251
  • Chanson: Nel Fango Di Firenze
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Textes et Paroles de Nel Fango Di Firenze



E così l'acqua è venuta e l'attesa cesserà
Or che l'anima è pulita altra pioggia non verrà
Perché quando il fango è nelle mani non c'è più lo sporco in cuore
Un sorriso è nel futuro se presente sta il dolore
E l'offerta amica di coscienza opaca che la gente è pronta a inviare
Giù nel fango si purifica e con l'Arno torna al mare

Professore mi perdoni se oggi a scuola non verrò
Mi son preso una vacanza ma prometto studierò
Studierò su libri e pagine che nessuno più aprirà
Ma son certo sono gli unici che scordar non si potrà
Creda qui davvero nel sapere mi ci posso sprofondare
Passa Machiavelli in zattera e con l'Arno torna al mare

Cenerentola ha lasciato il ballo del palazzo del suo re
Io le dico non credevo sai di trovare qui anche te
Mi risponde sono avvezza a stare in ginocchio a lavorare
E la cenere può servire se c'è un quadro da asciugare
Passa il principe la chiama fino a quando può gridare
Prende il suo cavallo quasi bianco e con l'Arno torna al mare

Biondo magro gli occhi chiari c'è un ragazzo americano
Che sussurra what a disaster e si terge con la mano
Tra chi è nero per il fango e chi è nero di per sé
Qui si fa una differenza sola tra chi è vivo e chi non lo è
E anche il bianco e il nero antichi di una lotta medievale
Ormai sono un nulla grigio che con l'Arno torna al mare

Nella melma un uomo sta cercando il lavoro di una vita
Con il pianto nelle vene ed il sangue sulle dita
Passa un'ombra e gli domanda hai trovato il tuo tesoro
Tra la nafta ? e quello mormora no purtroppo non ancora
L'ombra dice anch'io ho cercato sai ma il mio Cristo è da buttare
Ho gettato il mio pennello e con l'Arno torna al mare

C'è anche un beatnik che solleva una statua da una strada
Passa un uomo su una gondola per timone usa una spada
Il ragazzo dice aiutami l'altro ride come mai
Hai i capelli alla Sansone e di forza non ne hai
Da un tombino esce qualcosa e si mette a galleggiare
È la chioma di Leonardo che con l'Arno torna al mare

Non c'e un tetto per riparo né una branda per dormire
Ma c'è un uomo che mi parla dì ai tuoi amici di venire
Qui c'è un solo letto, è quello in cui il fiume tornerà
Ma la casa è aperta a tutti e qualcuno canterà
Tu chi sei ? mi chiamo Bardi e vi insegnerò a cantare
A affogar la pena in una cantilena che con l'Arno torni al mare

Zeffirelli vuol riprendere qualchedun che chieda aiuto
Dice sono anch'io un fiorentino do a mio modo un contributo
Chiede a un uomo stanco prego la dovrei intervistare
L'altro dice sì ma in fretta ( c'è una via da ritrovare
Sono un esule ma torno perché c'è da lavorare
Il mio inferno è sceso in terra e con l'Arno torna al mare

Gli domando ma tu sai perché se la pioggia ormai è cessata
L'acqua non vuol più tornare giù e poi perché, perché è salata ?
Lui rimane un poco a capo chino poi risponde è soltanto
Una storia di millenni che ora s'è disciolta in pianto
Son le lacrime d'un'ennesima passione da scontare
Scende giù alla foce tra quei legni in croce e con l'Arno torna al mare

(Grazie a Romina per questo testo)

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